Oggi vorrei parlare di un argomento molto attuale e quantomai controverso: la Crescita Personale. Vivo di informatica e di web da ormai più di venti anni. Mai come in questi ultimi mesi, causa anche la pandemia, ci siamo immersi nel web e abbiamo gioco forza incrementato la nostra dose di “information overload”, ovvero “sovraccarico di informazioni”. Siamo letteralmente bombardati da input di ogni tipo. Ma navigando sui vari social network, uno degli spot più comuni che ci capita di leggere, riguarda appunto il coaching, la crescita personale, la formazione in vari settori.

Bisogno e Desiderio.

Ora, questo fenomeno ha delle motivazioni ben tangibili, ed i guru della comunicazione lo sanno bene. Più la crisi imperversa, più crescono i bisogni delle persone. Si perde il lavoro, si riducono gli introiti e le spese quotidiane diventano ostacoli insormontabili. I rapporti familiari si fanno spesso più aspri, nelle difficoltà. E’ dove c’è un bisogno, c’è un desiderio. La psicologia della comunicazione fa leva proprio su queste “debolezze”. Improvvisamente sembrano emergere Guru in ogni angolo. Alcuni lo sono davvero, altri lo stanno diventando, altri non lo saranno mai. Ma di certo, la figura di chi “sa come essere felici”, di chi “sa come realizzarsi”, o di chi “sa come vivere di rendita” , magari smettendo o diminuendo di lavorare (nell’accezione classica del termine), genera certamente molto desiderio e ammirazione. Quindi, la curva di adesione a questi seminari formativi, è cresciuta esponenzialmente durante l’ultimo anno di lockdown, di pari passo con la crescita della crisi e anche con il tempo (forzatamente) speso davanti ad un terminale.

Il lavaggio del cervello.

Devo ammettere che, per mia indole, ho sempre visto (e non solo io) questi insegnamenti come un “lavaggio del cervello”. Un voler plasmare le menti e i modi di pensare e ragionare secondo certi schemi dettati per lo più dal marketing. Avevo ragione a metà, probabilmente… In realtà oggi, trovandomi nel “mezzo del cammin di nostra vita”, e potendo permettermi anche un bilancio della mia, sono sicuramente più consapevole di cosa significhino. Non mi è mai piaciuto il marketing, proprio perchè finalizzato a indurre al consumo dei prodotti (o dei servizi). E questa potrebbe essere la mia giustificazione per averli sempre rifiutati. Al di là di questa mia remora idealista, la crescita personale nasce proprio dallo studio analitico e comportamentale dell’essere umano. L’analisi dei comportamenti porta poi a formulare degli schemi, idonei a far leva proprio su quei centri di controllo del nostro cervello, che sono alla base delle nostre scelte. Questi schemi possono essere usati a fini commerciali, come nel caso del marketing, ma anche a fini sociali e, appunto, di crescita personale.

L’autostima.

Il fatto che io, a torto o a ragione, mi sia sempre considerato al riparo dal bisogno di un sostegno psicologico, volto a consolidare o accrescere la mia autostima, ha fatto sì che ignorassi, o addirittura rifiutassi il ricorso a queste tecniche. A dire il vero la psicologia comportamentale mi ha sempre affascinato. Ma, essendo un multipotenziale e creativo, ho sempre preferito “lasciar andare” il mio istinto ed il mio libero arbitrio, senza vedere la necessità di delimitarne il percorso nelle scelte. Senza l’assillo di “educare” i miei comportamenti, di analizzarli verso una crescita, ma piuttosto lasciando spazio al mio agire anche e spesso “borderline”, cioè non necessariamente convenzionale. Questo ha fatto di me una persona controversa, ottimista e intraprendente, ma anche aperta a esperienze talvolta effimere, a sbagli ed errori.

Le sfide.

Le sfide sono sempre state una costante della mia vita. Più una cosa era difficile, più mi attirava farla. Devo anche dire che quasi sempre le ho vinte, le sfide importanti. Ma certamente, facendo un bilancio oggettivo ad oggi, non tutto è andato come avrei voluto. Avrei forse dovuto saper dire più spesso “no”, e concentrarmi di più su alcuni traguardi più pragmatici e meno su voli pindarici, volti più ad una realizzazione di un mio istinto piuttosto che ad un’analisi ponderata. Non rinnego le cose che ho fatto, ma forse quelle cui non ho saputo dire di no, sacrificandone così altre che avrebbero pagato di più per il mio futuro.

Perchè oggi ?

Ma perchè oggi vi ho voluto parlare di crescita personale ? Perchè oggi, proprio in virtù di queste mie analisi sul mio passato, e sulla situazione del mio presente, è già da qualche tempo che ho ripreso in considerazione di approfondire questi insegnamenti. Forse, se lo avessi fatto venti anni fa, quando già mi interessavo di informatica, nuove tecnologie digitali, e quando molti di questi guru odierni cominciavano a formarsi…forse oggi la mia vita sarebbe diversa. Ma da buon multipotenziale ottimista, credo che non si mai tardi per migliorarsi, crescere ed imparare nuove discipline. Non nascondo che, come detto all’inizio, anche per me il bisogno nasce dal desiderio di migliorare la mia situazione attuale. La crisi che ci ha investito non mi ha evitato, anzi mi ha centrato in pieno. Ma come tutte le sfide che ho affrontato in vita mia, sono determinato finchè ne avrò la forza, ad affrontarla e possibilmente a superarla facendo ricorso a tutte le mie risorse. E sono anche cresciuto abbastanza per distinguere tra cosa ci sia di veramente buono da cogliere per migliorarmi, e cosa invece sia un passaggio che ho già superato e sul quale mi sono già abbastanza forgiato. Nel prossimo articolo, vi parlerò più in dettaglio di alcuni insegnamenti che ho ricevuto in questi anni frequentando alcuni di questi corsi. E anche di quelli che ancora vorrei affrontare, perchè di imparare e di crescere non se ne ha mai abbastanza… e come diceva Socrate “so di non sapere”, ovvero più studio e più mi rendo conto di quanto sia ignorante.

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